Panoramica sui componenti base dell’elettronica.

Navigation

Cavo

Il cavo è il componente basilare e fondamentale di un circuito elettrico. Un cavo permette lo scorrimento libero dell’elettricità al suo interno. Un cavo è utilizzato per connettere tra loro i componenti di un circuito e può essere pensato come quel dispositivo che permette di instradare la corrente elettrica da un componente ad un altro. In questo senso il cavo può essere composto tradizionalmente da un’anima in metallo avvolta da un cavo isolante. Può anche essere, però, una traccia su un circuito stampato o la saldatura a stagno di due componenti – in questo caso con l’assenza di un vero e proprio cavo tradizionale.  (Un cavo presenta una certa resistenza al passaggio di corrente elettrica, ma questo fenomeno è talmente infinitesimo che possiamo ignorarne l’effetto)

Cavo fisico

Il cavo fisico (a differenza delle tracce sui circuiti stampati o dei cavi su schemi) può essere diviso in due categorie: rigidi o morbidi. La differenza sta in quanto facilmente il cavo si curva e quanto facilmente si spezza. Tutti i cavi che necessitano flessibilità (ad esempio i cavi audio che vanno alle casse esterne di un PC) dovrebbero essere di tipo morbido. I cavi rigidi sono utilizzati quando non c’è necessità di piegarli e quando questo rende migliore e più ordinato il lavoro con i componenti.

Diametri dei cavi

Il diametro di un cavo può essere misurato tramite il Gauge. Le breadboard sono di solito progettate per utilizzare cavi con diametro di 22 Gauge. Gli ingressi femmina di Arduino non sono progettati per inserirci cavi, ma la cosa funziona ugualmente in situazioni di test e prototipazione. Un cavo di 20 Gauge è probabilmente più saldo nell’ingresso femmina di un cavo da 22 Gauge ma quest’ultimo risulterà comunque funzionante. Si noti che nella misura dei Gauge un valore basso corrisponde ad un cavo più spesso. In commercio si trovano entrambe le tipologie di diametro, si consiglia di scegliere i cavi a 22 Gauge per l’Arduino e le breadboard.

Se hai bisogno di una quantità elevata di cavi per breadboard puoi ottenerli a costo quasi nullo e in molti colori comprando doppini telefonici. Controlla che i doppini siano di cavi rigidi poiché entrambi sono in vendita. Sul sito di R.S. si trovano nella sezione “home improvements” e di solito sono a 24 Gauge, ovvero una dimensione più piccola dell’ideale, le estremità andrebbero quindi curvate su se’ stesse per avere delle connessioni affidabili sugli ingressi femmina dell’Arduino.

Vecchi computer sono una risorsa di cavi morbidi in vari diametri e colori che sono molto utili per connettere piccoli progetti elettronici. Cercali in tutti i rifiuti elettronici

Breadboard

La Breadboard è un dispositivo che facilita la costruzione e il test dei circuiti. Tipicamente sono utilizzate per fare prototipazione del design dei circuiti.

La Breadboard si può presentare come una basetta di plastica con una griglia di fori in cui si possono inserire i componenti o i cavi. I componenti fanno contatto elettrico con delle strisce di metallo conduttivo presenti sul fondo della basetta. In questo modo non è necessario saldare ogni singolo componente. Di solito ai due lati della Breadboard sono presenti due colonne per lati identificate da due strisce colorate (rosso per il +, blu per il -) a cui di solito si connette l’alimentazione e la massa. In questo modo si hanno sempre a disposizione (in entrambi i lati) il polo positivo e il polo negativo del circuito a cui collegare i componenti.

0-6ea2771f-800

Alimentatore

L’alimentatore è un dispositivo che fornisce una sorgente di potenza elettrica per un circuito. Un alimentatore genera una differenza di potenziale (che si misura in Volt) tra i due pin di uscita. La misura del voltaggio e della corrente che è fornita differisce da dispositivo a dispositivo.

Alcuni tipi di alimentatore sono:

Resistenza

La resitenza è un dispositivo che oppone resistenza al passaggio dell’elettricità. La resistenza di questo flusso può essere usato per limitare la corrente che passa in un componente elettrico. L’abilità del dispositivo di resistere al passaggio di corrente elettrica è misurata in Ohm. Nel caso in cui le resistenze non abbiano i valori numerici stampati su di esso, si utilizza un codice a colori, che per le resistenze fissi sono definiti dalla EIA, tramite la “Tabella codici colori EIA-RS-279”.

codice-colori

 

Curiosità: per ricordare l’ordine dei colori, è possibile imparare questa breve frase mnemonica: Non Metterti Rubicondo Alla Guida: Vino e Birra Van Giù Bene.

Condensatore

Un condensatore è un dispositivo che può accumulare e rilasciare energia in un circuito. Tipicamente un condensatore è formato da due lastre cariche con un materiale isolante tra esse il quale ha il compito di evitare che si perda la carica elettrica accumulata. Questi dispositivi possono essere utilizzati per regolare e smussare i segnali in un circuito. Grandi condensatori possono essere utilizzati come riserva di corrente. La loro abilità di immagazzinare carica è misurata in Farad [F]. In commercio esistono diversi tipi di condensatori come:

condensatori_vari

 

Induttore

Un induttore è un dispositivo che immagazzina energia elettrica in un campo magnetico. Un induttore è formato da un cavo a spirale. Quando viene fatta passare corrente elettrica attraverso il cavo viene generato un campo magnetico. Quando la corrente aumenta, viene immagazzinata più energia nel campo magnetico; quando la corrente diminuisce l’energia è rilasciata come potenza elettrica. Un induttore può essere utilizzato per smussare o filtrare le brusche variazioni di corrente elettrica, più o meno come può fare il condensatore. L’abilità di un induttore di immagazzinare energia elettrica è misurata in Henry [H].

all_types_of_choke_core_inductors

 

 

Diodo

Un diodo è un dispositivo che permette il passaggio della corrente elettrica in una sola direzione. Questi componenti sono spesso usati per isolare l’effetto di un componente su un altro. Alcuni tipi di diodi:

diodi

 

LED

Un LED è un diodo che genera una specifica lunghezza d’onda di luce quando una tensione è applicata ai suoi capi. Questa tensione è conosciuta come “forward voltage” del LED. La luminosità del LED varia a seconda della variazione della corrente elettrica.

Un LED non ha una limitazione di corrente, percui applicare una tensione più alta rispetto alla sua tensione limite “forward voltage” causerà il surriscaldamento del LED con eventuale rottura dello stesso. Spesso questo comportamento danneggia il LED, ma non gli impedirà di accendersi ancora in futuro, di sicuro non sarà più luminoso come lo era da fabbrica.

Solitamente il terminale più lungo di un led indicatore (diametro package 3 mm, 5 mm o superiori) è l’anodo (+) e quello più corto è il catodo (-).

electronics_led_diagramIn caso il led sia già saldato su piastra o i terminali siano stati tagliati alla stessa dimensione e/o non sia possibile riconoscere la polarità dai terminali, se si osserva attentamente dentro l’involucro plastico si noterà un terminale più grosso catodo (-) e uno più piccolo anodo (+) esattamente invertito alla logica dei terminali esterni.

Per polarizzare correttamente un LED possiamo usufruire inoltre di una caratteristica particolare del package: se si guarda infatti il led dall’alto, si può notare come la parte laterale del package non sia regolare ma squadrata da un lato: questa “squadratura” identifica il catodo (-). Nel caso dei led 3 mm, si rende necessario l’uso di un tester in quanto tale “segno” (se presente) non è quasi visibile.

Se si utilizza un tester, dopo aver selezionato la scala di resistenza con fattore 1 (X1), se si pone il puntale positivo sull’anodo e il puntale negativo sul catodo, il tester segnerà un valore di resistenza dell’ordine di qualche centinaio di ohm, nel caso il tester fosse un modello analogico con pila di alimentazione a 3 volt, se il led è efficiente, essendo polarizzato direttamente, il piccolo flusso di corrente che lo attraversa lo farà accendere, invertendo i puntali, invece, il tester non dovrà segnare alcuna continuità.

Limitatore di corrente

Il modo più semplice per limitare la corrente di un LED è di utilizzare una resistenza in serie al LED stesso. Per calcolare il valore corretto della resistenza è necessario utilizzare la Legge di Ohm che permette di stabilire la corrente elettrica che passa attraverso la resistenza, questo risulta più facile che calcolare la corrente che passa nel LED perché la corrente che passa in un circuito è la stessa qualsiasi sia il punto del circuito che vado a misurare: la corrente che passa nella resistenza è la stessa che passa nel LED.

Esempio:

Un LED verrà alimentato a 5V (Volt). Leggendo nello schema di fabbrica del LED, comunemente noto come “datasheet” si legge che la sua “forward voltage” è pari a 3V. La resistenza in serie con il LED avrebbe quindi 5V-3V=2V di tensione ai suoi capi.

Per far passare 20mA (milliAmpére) attraverso il LED (valore comune per permettere l’accensione) si applica la legge di Ohm come mostrato di seguito.

V = I*R

V= tensione in volt I = corrente in ampére R = resistenza in ohm

quindi:

R = V/I

2V / 0.02A = 100 ohm

Quindi, utilizzando una resistenza da 100 Ohm in serire con il LED lo accenderà con una corrente di 0.02A ovvero 20 milliampere

Posso qundi mettere un LED direttamente su Arduino senza resistenza?

Si, puoi farlo, ma questa non è una buona prassi: un pin dell’ATMega (montato sull’Arduino) può fornire fino a 40 milliampere che non è sufficiente per danneggiare i LED standard. La scelta migliore rimane comunque inserire una resistenza in serie con un valore compreso tra i 100 Ohm e i 1000 Ohm, connessa tra il LED e massa.

Pulsante

Un pulsante è un dispositivo che permette di chiudere o aprire il flusso elettrico in un circuito attraverso la commutazione del pulsante . I pulsanti sono presenti in vari tipi e configurazioni. Il tipo più comune è l’interruttore temporaneo (pulsante). Quando una forza è applicata al pulsante , il pulsante chiude la connessione (questa tipologia è nota come “NO”, “normally open switch”) o interrompe la connessione (tipologia nota come “NC”, “normally closed switch”). Questi dispositivi possono essere utili per interrompere segnali che vanno verso gli input del microcontrollore (Arduino).

pulsanti-circuiti-stampati-9307-3018661

 

Transistor

Un transistor è un dispositivo che limita o facilita il passaggio di corrente tra i suoi due contatti in base alla presenza o assenza di corrente su un terzo contatto. I pin di un transistor sono quindi tre: Collettore, Emettitore e Base.

NPNvsPNP

 

la Base, in pratica è l’innescoil Collettore e l’Emettitore sono in pratica l’input e l’output del transistor

I due tipi di trasistor più comuni sono:

 

transistor_pic

Gli usi più comuni dei transistor sono relativi all’uso come interruttori attivati dalla corrente elettrica, oppure come amplificatori della corrente in uscita.

PNP_NPN_switching-outputs 

Relé

Un relé è un dispositivo che completa la connessione tra due contatti attraverso un movimento meccanico. Può utilizzare un solenoide per muovere magneticamente un interruttore di contatto. Un segnale è inviato al relé che può essere usato come sorgente dell’elettromagnete. Spesso sono utilizzati come meccanismi di cambio tra una corrente di comando proveniente da un circuito a corrente continua a bassa tensione (DC) verso un interruttore che apre e chiude un circuito in corrente alternata (AC) o in corrente continua ad alta tensione. In questo modo è possibile isolare la parte più sensibile del circuito (quella a bassa tensione continua) da componenti più grandi.

Clicca qui per vedere come pilotare un relè con arduino.

700-HP32_PCBPinStyleRelay_right2--lgprod

← Guida per i nuovi arrivati - Arduino          |          Tipi di Arduino